Il collezionismo di penne è un hobby diffuso da moltissimo tempo, ed è nato quasi in concomitanza con esse.
La penna è sempre stata considerata un oggetto prezioso ed estremamente esclusivo, e per questo molto ricercato ed amato dagli appassionati di collezionismo.
La penna infatti, fu considerata uno status symbol fin dai tempi della penna d’oca quando la scrittura era riservata a pochissimi eletti.
A sostegno di ciò, basti notare che, nei dipinti antichi, molti nobili personaggi si facevano ritrarre proprio con una penna tra le mani, simbolo di sapienza e potere.
In tal modo, quella penna, regalata in una circostanza così importante, instaurava un legame unico con il suo nuovo proprietario, diventando il ricordo di un traguardo raggiunto o di un ambito successo.
Questo intimo legame, forse oggi un po’ sorpassato a causa della grande diffusione dei molti modelli di videofonini, tablet e computer, credo però sia ancora esistente, poichè permane l’immagine della penna, ricca dei molti significati e compiti che l’uomo da sempre le assegna.
Chi ama le stilografiche e ne conosce profondamente la storia, può facilmente collegare periodi caratterizzati da importanti avvenimenti storici e sociali, a una loro produzione più esclusiva e preziosa.
Grandi marche hanno infatti lottato per far eccellere i propri prodotti e per arrivare a realizzare la migliore tecnologia, sviluppando idee brillanti che ancora oggi le contraddistinguono dalle concorrenti, altre invece non sono sopravvissute a questa spietata lotta, ma non per questo sono state dimenticate dai veri appassionati.
Ogni volta che un modello di stilo è diventato popolare, si cercava di crearne uno diverso, con materiali nuovi, impreziositi da inserti in argento o oro e perchè no da vere e proprie pietre preziose, producendone solo una piccola serie per far salire ancora di più il loro valore e far impazzire i collezionisti nella loro ricerca.
Emozioni, che pc, videofonini e telecamere, per quanto tecnologicamente avanzati, non sapranno mai trasmettere.